Acqualagna

La storia

Piazza Acqualagna

Acqualagna affonda le sue trame in un passato antico, di cui restano importanti testimonianze soprattutto in prossimità di una delle principali arterie che collegavano Roma all’Adriatico: la Flaminia. L’antica via, costruita nel III secolo a.C. dal console Caio Flaminio, attraversa per oltre cinque chilometri l’attuale territorio comunale di Acqualagna e proprio in un suo diverticolo, non lontano dall’attuale centro, sorgeva il Municipio romano Pitinum Mergens. Fra il 1995 e il 1997 alcune campagne di scavo hanno portato alla luce, in località Colombara, reperti di una fattoria romana (villa rustica), edificata in età repubblicana e vissuta fino alla tarda età imperiale. I resti dell’edificio sorto nel II sec. a.C., a cui si è poi sovrapposta la fattoria di età imperiale, sono conservati nel Museo Antiquarium “Pitinum Mergens”.

Al patrimonio architettonico si unisce quello naturalistico per una destinazione privilegiata per le vacanze e il relax. La vicina Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, con i suoi 3.600 ettari di boschi, pascoli e cime mozzafiato, è un luogo speciale dove fare passeggiate a piedi, escursioni all’aperto e in bicicletta, percorrendo l’antica consolare Flaminia, costruita nel III secolo a.C. dal console Caio Flaminio, e la Galleria scavata nella roccia nel 76 d.C. dall’imperatore Vespasiano. Un tour emozionante a stretto contatto con la prodigiosa ricchezza naturalistica e faunistica. Biodiversità, architettura e storia millenaria si fondono e creano un paesaggio unico. Una stratificazione di epoche e colori ben visibili nelle pietre di scaglia bianca, rossa e rosa del Furlo celebre al mondo per la lavorazione degli scalpellini locali. L’abilità artistica si è unita nel tempo alle più moderne tecnologie, favorendo la nascita di aziende artigiane apprezzate in Italia e all’estero. La pietra si ammira nella monumentale Abbazia di San Vincenzo detta di Pietrapertusa, edificata nel IX secolo dai Monaci Benedettini e restaurata dall’Abate Bonaventura nel 1271.

Tra i luoghi da non perdere c’è la Casa natale di Enrico Mattei, fondatore e Presidente di Eni, nato ad Acqualagna il 29 aprile 1906, il primo museo multimediale in Italia, promosso dal Comune di Acqualagna e sostenuto da Eni, dedicato al grande manager italiano, che conserva intatti alcuni inediti stralci della sua storia personale. E poi alcuni effetti personali, come la scrivania rimasta intatta con i suoi occhiali, le sue letture, il portasigarette, le passioni di quando non pensava al lavoro, ovvero la pesca, di cui si conservano tutti i suoi strumenti.

Il Museo del Tartufo di Acqualagna è uno degli esempi più innovativi sul Tartufo in Italia: un nuovo racconto sul mondo del tartufo dedicato al grande pubblico, attraverso un approccio pluri-sensoriale, fortemente interattivo grazie alle tecnologie digitali e alle realtà virtuali. Una “truffle experience” tra mappe olfattive, teatro virtuale, libreria digitale e food tasting. Entrambi i musei si trovano in piazza Enrico Mattei, cuore pulsante della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco.

Il tartufo

Sarà per una combinazione speciale tra le forze climatiche e il terreno, o per la qualità di piante con cui instaura una simbiosi, fatto sta che Acqualagna, dalla terra argillosa, calcarea e ricca di sali, è un vero giacimento tartufigeno.

Crescono ben quattro varietà, una per ogni stagione: il Tartufo Bianco (Tuber Magnatum Pico, dall’ultima domenica di settembre al 31 dicembre), il Tartufo Nero Pregiato (Tuber Melanosporum Vitt, dal 1° dicembre al 15 marzo), il Tartufo Bianchetto (Tuber Borchii Vitt, dal 15 gennaio al 15 aprile), il Tartufo Nero Estivo (Tuber Aestivum Vitt, dal 1° giugno al 31 agosto e dal 1° ottobre al 31 dicembre).

Acqualagna deve la sua notorietà alla tradizione secolare di ricerca, produzione e commercializzazione del tartufo, che la qualificano al mondo come distretto economico. Si contano duecentocinquanta tartufaie coltivate (di tartufo nero pregiato e una decina di tartufaie sperimentali controllate di Bianco), e dieci aziende che lo trasformano e lo commercializzano in Italia e all’estero. Numeri importanti, che le conferiscono il primato italiano nella vendita: qui si concentrano, infatti, i due/terzi della produzione nazionale, destinati nei luoghi più diversi del mondo. Per essere sempre informati sui prezzi esiste la Borsa del Tartufo online, unica in Italia e consultabile al sito del comune: acqualagna.com. Capitale mondiale del tartufo, Acqualagna ha costruito un’immagine solida legata in particolar modo alla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, tra i più importanti appuntamenti del settore a livello internazionale, che si tiene l’ultima domenica di ottobre e nei due weekend successivi di novembre.

La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco può vantare un’offerta ampia e innovativa: all’eccellenza del tartufo (sia dal punto di vista commerciale che gastronomico) si uniscono le altre preziosità italiane attraverso un calendario ricco di eventi, performance gastronomiche e culturali, super ospiti del mondo dello spettacolo insieme ai Maestri che hanno fatto grande la cucina italiana che qui trovano la location perfetta per esprimere il meglio di sé. Una Kermesse dal sapore unico, quello del celebre Tuber Magnatum Pico, e dai grandi numeri per un territorio che ha saputo distinguersi al mondo con un brand importante e altamente riconoscibile. In queste giornate, Acqualagna invita i visitatori a immergersi in una tradizione secolare attraverso la grande mostra mercato, il salotto da gustare tra cooking show con chef stellati, esibizioni, sfide tra vip in cucina, spettacoli e degustazioni, percorsi, mostre, laboratori didattici e creativi per adulti e bambini, esperienze sensoriali, visive e olfattive insieme a momenti di grande passione nell’assaggio di un sapore unico, il più prezioso di questa terra.

Con l’iscrizione gratuita al “Club Amici di Acqualagna Capitale del Tartufo”, si possono ricevere info e suggerimenti utili come il pratico “Ricettario del tartufo” oppure le quotazioni del mercato del Tartufo.